Il Personal Branding di Steve Jobs

Il personal branding è nato ufficialmente e si è sviluppato nell’era digitale, ma diventa interessante intraprendere una disamina più remota, iniziando da un’epoca storica in cui tale disciplina ancora non aveva trovato sistematizzazione sotto il nome di personal branding, per poi arrivare ai giorni nostri.

E’ fondamentale capire che il personal branding non appartiene solo al mondo virtuale, bensi è l’immagine di noi stessi che viene proiettata all’esterno e tale immagine può essere proiettata anche attraverso i nostri gesti, i nostri sguardi, il modo in cui camminiamo, l’abbigliamento ecc.

Uno degli esempi che meglio ci fa capire tale concetto è l’analisi di un personaggio che ha trasformato se stesso in un icona mondiale, Steve Jobs. Steve Jobs è stato il fondatore – insieme al suo amico e collega Steve Wozniak – della Apple Computers, creata il 1 aprile del 1976, per poi diventarne Amministratore delegato ad interim nel 1997. La figura Steve Jobs è diventata un’icona mondiale, andando quasi a cannibalizzare l’immagine della stessa azienda. Ecco perché la Apple ha fomentato il mito di Jobs ancor prima della sua morte. E’ sorprendente scoprire che negli anni ‘70 e negli anni ‘80, quando ancora non esisteva il personal branding come disciplina, le sue logiche già trovavano naturale applicazione. Analizzando alcune apparizioni pubbliche di Jobs, si può notare come egli, attraverso convention, le poche apparizioni in tv e i molti incontri con gli studenti dei college, sia riuscito a far emergere la figura di un genio, di un folle capace di andare contro le vecchie regole dell’immagine della razionalità a tutti i costi, offrendo lo spaccato di un nuovo paradigma aziendale e produttivo. Uno degli aspetti che ha reso questo personaggio unico nel suo genere, sono le presentazioni ufficialì dei propri prodotti; intorno a essi si creava grandissima attesa e curiosità totalmente diversa da altri competitors, come IBM.

“E’ davvero eccitante essere qui e abbiamo qualcosa di veramente speciale da condividere con voi. Sto per mostrarvi qualcosa di incredibile, qualcosa che ancora nessun altro al mondo ha visto. Ora Johnny io e una piccola squadra abbiamo lavorato molto duramente su un progetto segreto, il dispositivo che sto per presentarvi porterà una vera rivoluzione in un intera industria, serve per ascoltare musica, perché cio che rappresenta è tanto importante quanto ciò che è. E’ uno strumento che mira al cuore e quando riesci ad arrivare al cuore di qualcuno non c’è piu limite. E’ un riproduttore musicale , sono migliaia di canzoni nella tua tasca. Ho il piacere di presentarvi l’iPod” questa la presentazione del 21 ottobre 2001( Tratto dal Film Steve Jobs). In questa presentazione si coglie appieno il personaggio di Steve Jobs, non vendeva dispositivi tecnologici bensì vendeva il soddisfacimento di un bisogno, la realizzazione di un sogno vendeva emozioni anzi le regalava, perché quello che trasmetteva non aveva prezzo. Il valore che Jobs e la sua figura trasmettevano alla propria azienda era qualcosa di indescrivibile, senza eguali. Da notare è la persistenza di alcuni elementi nella comunicazione di Jobs; infatti, in diverse presentazioni, egli usava gli stessi gesti e la stessa prossemica, per non parlare poi del suo vestiario (anche quello inconfondibile), riconoscibile da tutti: dolcevita nero e jeans a vita alta, scarpe da ginnastica.

La sua identità era perfettamente visibile anche a persone che non avevano alcun interesse per la tecnologia e nella fattispecie nella Apple. Tutto ciò ha creato un identità forte che ha permesso all’Apple di attirare a sé anche altri tipi di pubblici che semplicemente amavano la bellezza e il design dei propri dispositivi. Possiamo affermare con estrema convinzione che la figura di Steve Jobs ha superato di gran lunga quella della sua stessa azienda Apple e ancora oggi a quattro anni dalla sua scomparsa, benché la Apple stia facendo grandi operazioni di distacco, resta sempre subordinata alla figura del suo Fondatore.

Grazie per aver dedicato attenzione al seguente articolo e spero che ti sia stato d’aiuto.

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Marco Di Falco
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